Ridurre gli sprechi alimentari dev’essere un obiettivo da perseguire a partire dalle nostre case e dalle scelte quotidiane.

Di seguito si riportano dei consigli per favorire il consumatore nella lotta allo spreco:

  • Scegli attentamente cosa acquistare

    Il consumatore deve essere in grado di individuare gli alimenti adatti alle sue necessità (etiche, nutrizionali, sanitarie), i prodotti idonei da un punto di vista qualitativo e quantitativo (es. freschezza, profilo organolettico, sicurezza igienico-sanitaria), i prodotti che soddisfano i suoi bisogni (es. edonistici e d’uso). In questo modo eviterà di comprare prodotti che non rispondono alle sue necessità, in quantità eccessiva rispetto ai reali bisogni e prodotti di bassa qualità e freschezza che poi diventano inevitabilmente rifiuto. Per far questo il consumatore deve imparare a organizzare la spesa, scegliere oculatamente dove acquistare i prodotti e leggere bene l’etichettatura degli alimenti.

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  • Ricorda le nozioni di igiene domestica

Il consumatore deve conoscere le corrette modalità di stoccaggio, preparazione, cottura e conservazione dei prodotti per preservare sicurezza e bontà degli alimenti, senza sprechi. Trattasi di semplici regole di igiene alimentare, economia domestica e di qualche accortezza nella lettura delle etichette dei prodotti confezionati. La gestione domestica dovrebbe anche prevedere un nuovo approccio alla preparazione degli alimenti nella quale si elimina solo ciò che dell’alimento non è commestibile e che non prevede la produzione sistematica di avanzi.

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  • Impara a riconoscere e sostenere le imprese attente allo spreco alimentare

Il consumatore consapevole dovrebbe cercare e sostenere le aziende del territorio che prestano particolare attenzione alla riduzione degli sprechi. al riutilizzo degli scarti o dei sottoprodotti, alla donazione dei prodotti idonei al consumo ma non più idonei alla vendita. Per esempio il consumatore potrebbe:

  1. prediligere imprese che vendono prodotti locali (sopratutto se ortofrutticoli) e prediligere
  2.  l’acquisto di prodotti stagionali, ne benficiamo in freschezza;
  3. supportare le imprese alimentari che accedono ai circuiti di donazione dei prodotti invenduti o vicini alla data di scadenza, che attivano sistemi di raccolta delle eccedenze o che mettono a punto sistemi di vendita per prevenire le eccedenze;
  4. prediligere i negozi che si occupano della vendita di prodotti sfusi (eliminando buona parte del problema imballaggi) o prediligere prodotti confezionati in cui l’imballo è completamente riciclabile, biodegradabile o compostabile.
  • Impara a gestire le eccedenze

Il consumatore, seppur efficiente nella lotta allo spreco, potrà trovarsi di fronte comunque a eccedenze domestiche o a rifiuti. A quel punto dovrà per esempio:

  1. verificare se le eccedenze hanno perso le caratteristiche di sicurezza o commestibilità. Se sono sicure (non oltre la data di scadenza) e non sono alterate il prodotto può essere consumato o donato. Se il prodotto è sicuro ma non più gradevole potrebbe essere donato per l’alimentazione animale o utilizzato come compost domestico. Se non sicuro e non gradevole deve essere eliminato secondo il ciclo dei rifiuti.

  2. imparare a leggere le informazioni riportate in etichetta per sapere in che circuito di ritiro destinare il prodotto e l’imballo,informarsi sulle logiche della raccolta differenziata del suo Comune per essere sicuro di quali sono i materiali-prodotti da destinare alla raccolta (es. plastica, vetro, carta, umido, secco residuo) e seguire diligentemente le istruzioni.

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