Ridurre gli sprechi alimentari dev’essere un obiettivo da perseguire anche quando gli alimenti si consumano presso i circuiti della ristorazione commerciale (bar, ristoranti ecc.) e collettiva (mense aziendali e scolastiche). Di seguito si riportano dei consigli per favorire il consumatore nella lotta allo spreco anche fuori casa:

  • Al ristorante

Il consumatore dovrebbe ordinare le pietanze responsabilmente e in maniera oculata, ordinare cioè solo quello che è sicuro di mangiare. Nel caso in cui rimangano degli avanzi, deve abituarsi a richiedere la doggy bag ovvero chiedere che gli avanzi del suo piatto siano incartati per poterli portare a casa. L’avanzo della cena di oggi può essere il pranzo di domani o il pasto per il nostro amico a quattro zampe. Dimenticarsi (o vergognarsi) di chiedere la doggy bag significa destinare quel che rimane del tuo pasto alla spazzatura.

  • In mensa

I principali sprechi della ristorazione collettiva si ritrovano nelle mense scolastiche dove i menù sono predefiniti e le porzioni vengono sempre scodellate per singolo utente. In asili e scuole il pasto ricopre un momento educativo, nutrizionale e, in taluni casi, anche sociale. Negli istituti scolastici quindi, i menù vengono delineati sulla base delle linee guida ministeriali per garantire agli utenti una dieta varia, completa e idonea alla fascia d’età. Seppur acquisto della materia prima, numero di pasti e grammature vengono attentamente rispettati per ridurre al minimo gli sprechi, regolarmente finiscono nei rifiuti delle mense scolastiche interi pasti che non vengono consumati (es. contorni di verdura, minestre, piatti a base di legumi). Questi prodotti non possono essere conservati e riutilizzati per questioni igienico-sanitarie perchè già porzionati e somministrati agli utenti e, per tanto, vengono destinati allo smaltimento. Tale situazione è oramai sistemica e trova profonde radici in ambito domestico a causa di una scarsa educazione alimentare e di abitudini nutrizionali scorretteIl consumatore genitore dovrebbe considerare questi aspetti e promuovere in famiglia abitudini alimentari corrette ovvero una dieta sana, equilibrata, varia e stagionale.

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